La cultura degli italiani

Tatiana Diovèošová

L`obiettivo della mia tesi di laurea é quello di analizzare alcuni aspetti della cultura politica d`Italia mediante il metodo storico e le analisi secondarie delle statistiche.

I primi due capitoli sono dedicate ad una caratterizzazione generale del processo di modernizzazione e democratizzazióne dello Stato e della societá. Gli altri capitoli descrivono gli aspetti piú espressivi della societá italiana - il problema d`identificarsi con l`idea dell'Italia unita, le diferenze tra la efficienza degli istituzioni del nord e del sud d`Italia e il problema di clientelismo, corruzione e mafia.

Il passagio da un regime all`altro é stato sempre traumatico - il passagio dagli stati regionali prima dell`Unitá d`Italia allo stato unitario, poi dallo stato liberale a quello fascista e dal fascismo alla repubblica democratica. Quest`anomalia permanente é perdurata in diverse situazioni. Le ragioni sono molte, soprattutto il modo in cui l`Italia fu unita, la sconfitta dello stato pontificio in un paese in cui la Chiesa cattolica era dominante. Dalla sua nascita lo stato italiano fu fondato sulla base del principio della proprietá, della forte posizione della burocrazia e per la grande maggioranza dei suoi abitanti rappresentava semplicemente il nome, la astrazione. Per questo lo stato diventó impopolare e proprio questa impopolaritá, il distacco tra i dirigenti e i cittadini fu il costo piú grande del modo in cui l`Italia fu unita. Per questo la societá italiana paga fino ad oggi. Erano anche in questione i rapporti tra Chiesa cattolica e Stato. Pio IX., considerando come un sopruso l`annesione all`Italia delle ex provincie pontificie avvenuta fra il`59 e il `61, si era deciso a difendere quanto restava del suo potere temporale. I cattolici diventavano i soggetti passivi.

Fin allora la costruzione dello Stato unitario era proceduta con una certa cautela e restava ancora da fare l`unificazione legislativa. La fretta indusse il legislatore a esaltare il carattere centralistico dello Stato che consentiva di imporre regolamenti uniformi e quindi di piú semplice confezione. E questo fece sí che la legge entrasse in molti casi in contrasto col costume e lo sopraffacesse. Molte delle malformazioni e disfunzioni e contradizioni che tuttora affliggono lo Stato italiano sono appunto frutto di questo vizio d`origine.

L`oppinione pubblica si mostrava restia ad ammettere il progresso economico, come se non ci credesse o ne provasse dispetto. Identificandosi con quella delle masse popolari rimaste estranee alla costruzione della Nazione che consideravano un prodotto della classe padronale, l`oppinione pubblica non voleva ammettere i successi di una Nazione dalla quale seguitava a sentirsi esclusa.

Le differenze tra il nord e il sud del paese si possono vedere molto chiaramente nelle ricerche di Robert Putnam sulle radici delle tradizioni civiche in Italia. Le sue comparazioni delle regioni settentrionali e meridionali ci offrono lo schiaramento della efficacia diferente delle istituzioni di lá. Tutto questo proviene dalla storia, dal tipo e dal velocitá del modernizzazione del regione. Ma anche oggi la voragine tra il Nord e Mezzogiorno resta e causa molti problemi nella scena politica del paese.

I fenomeno degli anni ottanta e novanta é senza dubbio la Lega Nord, capeggiata da Umberto Bossi, in principio messe in ridicolo e disprezzato. Bossi non parla nella lingua dei politici professionali, ma nella lingua grossolana. La Lega Nord considera l`Italia meridionale come ragione di ogni male economico e sociale.

La corruzione crebbe proprio da questo scenario. Del questo problema si occupa l`último capitulo del tesi di laurea. C`era un virus da cui erano colpiti tutti, sia che vivessero "dentro la politica" sia al di fuori di essa. In Sicilia, in Campania e in Calabria gli anni ottanta dimostravano la presenza della Camorra, Mafia, `Ndrangheta e tutte le organizzazioni del genere che disponevano di grandi risorse finanziarie, ricavate dal mercato delle droghe e delle armi. Tutte avevano il controllo sull`industria, sul mercato e sull`amministrazione locale, senza del loro consenso non si realizzava nessun cambiamento di carattere economico o sociale nel paese. Un ruolo decisivo nella lotta contro la Mafia e le sue pratiche lo ebbe la giustizia. Il piú notevole fra i giudici fu Giovanni Falcone. Soprattutto grazie a lui si é riuscito a portare in giudizio molti capi della Mafia. L`aver scoperto che il problema della Mafia non é soltanto un problema del Mezzogiorno, che questa organizzazione ha suo forte influsso anche negli ambienti piú alti dello Stato, gli é costato la vita il 23 maggio 1992. Il giudice Falcone e gli altri suoi colleghi vengono segnalati come precursori dell`iniziativa giudiziaria chiamata Mani pulite. Il risultato dell`attivitá é stato un terremoto sociale, quando é crollato il meccanismo politico domonante il paese dalla fine della seconda guerra mondiale. Si é dimonstrato che qualsiasi edificio, costruzione di autostrade, un invento sul traffico pubblico non facevo a meno delle tangenti. Con l`ampiamento del numero dei sospetti, é scoperto, che il sistema della corruzione non terminava al livelo locale ma invece continuava fino ai centri del potere. In conclusione il movimento di Mani pulite ha causato la scissione e il crollo della Democrazia Cristiana e del Partito Socialista. Questo era la fine della Prima repubblica.

L`esperienza degli ultimi anni mostra, che quando il contesto economico-sociale-istituzionale é appropriato, consumatori di tutti i ceti e produttori di tutte le dimensioni possono sfrutare le nuove modalitá di rappresentazione, circolazione, reperimento e invio delle informazioni per accrescere il proprio benessere.

La gente dicono che la cultura politica italiana e quella slovaccha hanno molto in comune. Questo lavoro non offre nessuna comparazione ma essendo un`analisi precisa puó essere considerato la base per le ricerche future della politica cultura e la sua influenza sulla vita della societá.